“Dottore, ho la cataratta?!”
Questa è sicuramente la domanda più nota tra noi oculisti, quindi è bene fare un poco di chiarezza in merito.
Iniziamo a dire che la cataratta è un fisiologico processo di invecchiamento di una parte dell’occhio, e come tale, non è possibile arrestarlo o prevenirlo completamente. Questo invecchiamento consiste in un ingiallimento di una lente che abbiamo dentro l’occhio, (il cristallino), la quale è indispensabile per la corretta visione da lontano e da vicino.
Quando questa lente invecchia, i tipici segni avvertiti sono: un “velo opaco” che scende sulla vista e che non ci permette di vedere nitidamente le immagini (vedi immagine sopra), un ingiallimento e una minore intensità dei colori e una forte sensibilità alla luce, specialmente chi guida di sera, tenderà a vedere dei fastidiosi aloni attorno ai fari delle automobili. (prenota qui la tua valutazione oculistica)
Cosa facciamo quindi? La lasciamo lì o interveniamo?
Al contrario degli anni passati, non è necessario “far maturare” la cataratta. Intendiamoci, non si operano tutte le cataratte agli stadi iniziali, è tuttavia necessario sapere che più diventa dura la cataratta, più aumenta il rischio di complicanze durante l’intervento.
L’intervento ha raggiunto livelli tecnologici avanzatissimi, ad oggi siamo infatti in grado di lavorare con incisioni piccolissime (nell’ordine dei millimetri) per minimizzare l’impatto dell’intervento e velocizzare al massimo le tempistiche di recupero. (prenota qui la tua valutazione oculistica)