OCCHIO AL COMPUTER E NON SOLO

Un tempo l’unico rischio poteva venire dalla visione prolungata, e magari troppo ravvicinata, del televisore, poi sono arrivati i computer fissi, seguiti da quelli portatili, e oggi, tra smartphone e tablet, è ormai più il tempo trascorso a guardare uno schermo, spesso piccolo, che le altre persone o ciò che ci circonda. Tutto questo non fa che provocare danni ai nostri occhi, costretti a sforzi neppure immaginabili in un passato non così lontano.

Le regole da seguire
Esistono delle regole da seguire per ridurre il rischio di una progressiva perdita di diottrie, rivolte soprattutto a chi con computer e device vari ci lavora, risultando di conseguenza più esposto ai rischi. Una prima precauzione importante che si tralascia spesso è tenere pulito lo schermo, così come non esporlo direttamente alla luce solare: due semplici azioni che aiutano a non affaticare troppo la vista. Vanno poi prediletti, nei limiti del possibile, colori scuri rispetto a quelli chiari e quindi è consigliabile diminuire la luminosità dello schermo. La distanza dallo schermo, almeno quando si utilizza un computer, deve essere approssimativamente della lunghezza del braccio. Inoltre, una tendenza inconsapevole quando si passano ore ed ore di fronte al pc è quella di non sbattere le palpebre, un’abitudine dannosa perché impedisce agli occhi di mantenere la naturale lubrificazione. Un’altra regola “d’oro”, raramente adottata, consiste nel posizionare l’angolo dello schermo in modo da impedirne la rifrazione della luce; infine, specie per chi trascorre molte ore al computer, l’indicazione corretta è di fare una pausa di 2 minuti ogni mezz’ora, per non affaticare in modo continuativo l’occhio. Seguire questi utili consigli aiuta a prevenire fastidiosi problemi di vista, che peggiorano notevolmente la vita di tutti i giorni.

Le visite periodiche di prevenzione
Certo, i rimedi non mancano, ma perché non prevenire ciò che è nelle nostre possibilità evitare? Nella prevenzione rientra certamente anche l’abitudine a sottoporsi a visite oculistiche specializzate periodiche, non solo quando ci sembra che la vista stia calando, ma appunto come regola una volta all’anno, allo stesso modo con cui si cura periodicamente l’igiene dentale o ci si sottopone ad altri controlli. Gli occhi sono più silenziosi di altri organi, ma non per questo vanno tralasciati. Volendo sdrammatizzare, il rischio è quello di “non avere più le lacrime per piangere” su ciò che si poteva evitare attraverso piccoli gesti quotidiani e monitoraggi preventivi dal proprio oculista.