La degenerazione maculare senile
La degenerazione maculare senile è una patologia retinica legata ad un anomalo processo di invecchiamento di alcune strutture della retina. E’ stata evidenziata anche una componente ereditaria che predispone all’insorgenza della degenerazione maculare senile.
Nel mondo occidentale rappresenta una delle cause più frequenti di cecità legale. Circa il 20% della popolazione ne è affetta, con prevalenza per il sesso femminile. Nei pazienti con degenerazione maculare senile il rischio che venga colpito anche il secondo occhio è del 15%. La forma più diffusa è la degenerazione maculare atrofica o secca e riguarda il 90% di tutte le maculopatie.
Si distinguono infattio due forme di degenerazione maculare senile, una forma “secca” e una “umida” o essudativa
Nella degenerazione maculare senile “secca” possiamo riscontrare delle lesioni caratteristiche denominate drusen determinate dall’accumularsi di scorie cellulari al di sotto della retina. Col tempoa questo processo può portare ad un’atrofia della retina stessa.
Nella degenerazione maculare “umida” si formano del capillari coroideali anomali (membrana neovascolare) che determinano un accumulo di liquido all’interno della retina.
Nelle fasi precoci della malattia possono non essrci sintomi, soprattutto se è colpito solo un occhio. Col progredire della malattia subentra una riduzione della visione centrale, uno annebbiamento durante la lettura, un’area scura al centro del campo visivo (scotoma) e una distorsione delle linee dritte (metamorfopsie).
L’esame fondamentale nella diagnosi delle maculopatie è la fluoroangiografia retinica che permette di studiare la circolazione sanguigna retinica e della coroide (una tonaca vascolare dell’occhio). Al paziente viene iniettata nel braccio una sostanza colorante (la fluorescina) che raggiunge in pochi secondi la circolazione retinica.
Un altro esame fondamentale per la diagnosi di questa patologia è l’OCT (tomografia ottica a radiazione coerente).
Tramite questa metodica si eseguono delle scansioni della retina che consentono di ottenere un’immagine dettagliata. Infatti si possono apprezzare e analizzare tutti gli spessori dei singoli strati retinici attraverso un’analisi qualitativa e quantitativa.
A seconda che si tratti di una forma secca o umida la terapia è differente. Le forme secche sono considerate generalmente incurabili; tuttavia è possibile, in qualche misura, prevenirle (mediante un corretto stile di vita che va da esercizi fisici regolari a una dieta varia).
La terapia delle forme essudative è rappresentata dalle iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF. Le iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF (farmaci che riducono l’edema e la trasudazione dai capillari) possono essere fino al controllo della patologie.
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